Il toponimo deriva dal fossato intorno al Castello a scopo difensivo. La morfologia del terreno, difatti, consisteva in un fosso alla base della collinetta su cui sorgeva il Castello; andava da Ovest a Est, oggi via Pizzofalcone.
Il nome di Piazza Fosso rimase tale sino al 1932, quando fu cambiato in Piazza Principe di Piemonte in onore di Umberto di Savoia (futuro Umberto II, “re di maggio”) di passaggio da Badolato, nel maggio del 1932, per recarsi a Santa Caterina in visita alla famiglia del Marchese di Francia. Badolato, quindi, non era la meta dei Principi, ma vi sono passati perché la S.S. 106, in costruzione, era ancora percorribile sino alla marina di Badolato).
La piazza, dopo il referendum del 2 Giugno 1946, con l’uscita di scena di casa Savoia tornò nuovamente a chiamarsi Fosso.
In un angolo è collocato uno dei due monumenti marmorei esistenti a Badolato, quello di Antonio Tropeano (1865 – 1949), medico tanto vicino al popolo badolatese, per un certo periodo Ufficiale Sanitario, noto e stimato in ambito provinciale.