Con ingresso in Piazza Municipio e notevole portale in granito, si sviluppa verso Sud con quattro piani.
Costruito nel secolo XVIII, è appartenuto all’importante famiglia borghese dei Caporeale, ormai scomparsa, così come è avvenuto per i de Paparo, e tante altre.
Da centocinquanta anni è sede del Municipio di Badolato, e sino a metà degli anni Cinquanta dello scorso secolo ha ospitato la Pretura mandamentale, poi trasferita in Badolato Marina, e poi soppressa per far posto al Giudice di Pace, ormai scomparso anch’esso.
Ai piani inferiori, con ingresso diverso da altra strada, c’era l’Archivio Comunale che nei primi anni Novanta è stato portato al macero, per cui è andata persa buona parte della storia di Badolato. Al piano terra l’angusta nuova Sala consiliare, in un locale che era stato a lungo mattatoio comunale.
Giovedì Santo del 1944 il piano superiore è stato improvvisato rifugio per l’Arciprete del tempo che scappava dalla Chiesa Matrice lì vicina, perché rincorso minacciosamente da tante persone della processione per conflitto in merito al suo svolgimento. L’Arciprete, nascosto nell’appartamento del Cancelliere, venne salvato, con il favore del buio della notte, dai Carabinieri accorsi dalla Tenenza di Soverato. Da quella notte il Sacerdote non vide più Badolato.
Piazza Municipio (o Ss.mo Salvatore)
È la piazza più importante del paese. Non è la più grande, ma è il centro topografico dell’abitato.
Su di essa si affaccia la Chiesa Matrice, centrale nella ritualità religiosa del popolo. Si affaccia, inoltre, il Palazzo Caporeale, che ospita il Municipio, e nel passato anche la Pretura, prima che fosse trasferita in Marina, e poi soppressa. Sulla Piazza ha uno dei due ingressi anche il Palazzo Guarna, con il suo primo piano: in due diversi ampi locali a livello della piazza hanno avuto sede per anni la Sezione locale della Democrazia Cristiana, e un Circolo di Azione Cattolica per giovani.
Il pianerottolo antistante il palazzo Guarna è stato, a memoria d’uomo, e ancora continua ad esserlo, il palco su cui si sono succedute centinaia di politici e conferenzieri vari, impegnati soprattutto in Comizi elettorali.
Alla parete della Chiesa la marmorea lapide con i nomi dei Caduti badolatesi delle due guerre mondiali dello scorso secolo.