La chiesa dell’Immacolata fu eretta nel 1686 e restaurata nel 1859, come testimonia la scritta nella nicchia al di sopra del portale che è opera di maestri scalpellini di Serra San Bruno.

All’interno si ammirano le decorazioni del soffitto centrale, di artisti serresi del secolo XIX. L’altare maggiore, in marmo bianco con decorazioni policrome, è anch’esso opera di artisti-decoratori di Serra (1909). Il quadro, olio su tela, che sovrasta l’altare maggiore è ascrivibile a pittore di Scuola napoletana: rappresenta la Vergine in Gloria, con in alto Dio padre e intorno i simboli delle laudi.

Lateralmente si ergono altari marmorei tra cui quello della Madonna del Soccorso, emblema di protezione durante il colera del 1836-37. Ancora sulle pareti i dipinti di Sant’Antonio di Padova (1876), Sant’Andrea Avellino (1875) e la Crocifissione (1885), tutt’e tre di Antonio Ceravolo, uno dei pittori calabresi più espressivi dell’Ottocento, chiamato a Badolato nel decennio 1875-1885.

Sulla parete di destra è “dipinta” una croce composta da lettere maiuscole: è la Croce angelica, di Tommaso l’Aquinate; si possono leggere le quattro invocazioni in essa contenute, partendo dalla “C” situata al centro della Croce e proseguendo verso il basso, l’alto, a destra, a sinistra, ed ancora trasversalmente sino all’ultima parola che si trova in ogni terminale dei bracci.

Il pannello in maiolica della parete esterna Ovest è attribuibile a fabbrica di ceramica di Squillace (sec. XIX).

La cupola e la lanterna che sovrastano la chiesa rappresentano un mirabile esempio dell’arte secentesca badolatese.

La Confraternita dell’Immacolata organizza e realizza alcune tra le più importanti processioni dell’anno: la processione dei Misteri dolorosi del Sabato Santo, dell’Assunta il 15 agosto e dell’Immacolata l’8 dicembre.

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